Salomè di Cranach/ Lisbona

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novembre 25, 2008 di elettra stamboulis


5 luglio, 2006 Lisbona

Salomè ha la stola di pelliccia ed anche il cappello. La foggia della veste con una sorta di reggibusto a righe, denota un’appartenenza non solo al tempo del pittore (cosa peraltro comune), ma al luogo di provenienza dello stesso. Sembra un’opera misogina. La faccia del Battista, portata su un piatto da cui emerge il rosso del taglio e l’interno che ne fuoriesce, è come protesa nel piacere. Quasi l’avesse tranciato nel pieno dell’amplesso. In fondo anche lo sguardo di Salomè, che mira al fascio di luce in cui è immersa la sua figura nei contorni sbiadisce nel buio per emergere nel bianco cangiante della pelle dei fiamminghi, sembra lo sguardo di una donna soddisfatta da un acquisto, dal potere o da qualcosa di materiale.

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2 thoughts on “Salomè di Cranach/ Lisbona

  1. mario sughi ha detto:

    mi piaciono queste tue letture del quadro (ho letto anche quella del Carpaccio) questo tuo inseguire i personaggi nel loro fatto espressivo e interrogarti sui possibili significati dell’espressivita’ appunto del quadro. bello

  2. Elettra ha detto:

    Ciao Mario, grazie degli apprezzamenti. Cerco di stringere gli occhi e di sfruttare l’assenza di miopia il più possibile. Anche se a volte alcuni difetti di vista rendono lo sguardo più interessante. Ho letto con grande stupore e interesse il fatto che Bianchi Bandinelli era daltonico e proprio per questo motivo si dedicò all’archeologia, dove il colore ha purtroppo un ruolo secondario.

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